Nato a Montpellier intorno al 1345, a vent’ anni, morti i genitori, vendette i suoi beni a favore dei poveri e iniziò il pellegrinaggio a Roma passando per la Liguria. In molti luoghi e poi a Roma si prodigò con eroica carità nell’assistenza agli appestati coltivando insieme una intensa vita interiore. Nel ritorno si ammalò di peste a Piacenza e ritiratosi nella campagna fu soccorso, secondo la tradizione, da Dio col pane che gli recava il cane di un nobile che egli convertì con il suo esempio. Guarito e rimessosi in viaggio, fu scambiato per spia, arrestato e incarcerato. Sopportò per cinque anni le più grandi sofferenze, facendo rifulgere le più alte virtù. Morì a Voghera negli anni 1376-79. Fu riconosciuto taumaturgo per aver debellato tra l’altro la peste in diverse località. Anche sul nostro territorio il suo culto è molto diffuso.