Il vescovo Fruttuoso e i suoi diaconi subirono il martirio a Tarragona in Spagna (circa la metà del III secolo). Dopo aver confessato la fede dinanzi al procuratore Emiliano furono trascinati nell’anfiteatro, dove, dopo che il vescovo ebbe pregato ad alta voce per la pace della Chiesa, furono uccisi con il supplizio del fuoco, mentre ancora pregavano. Le loro reliquie furono portate da San Prospero di Tarragona nell’abbazia di Capodimonte, presso Camogli, che poi da santo martire prese il nome.